- Solo quando l'ultimo raggio è fissato alla ruota si ha la completezza.
Ambizioni, carriera, famiglia e identità quotidiana formano la nostra ruota esterna. I talenti e gli aspetti più profondi della mente fungono da raggi. La coscienza è il mozzo che unisce il tutto. Al centro del mozzo vi è il vuoto – quella parte da noi aperta alla realtà universale. Sfortunatamente, non sempre siamo completi. Forse è colpa di occasioni mancate nella nostra giovinezza, o di un'istruzione o un'esperienza insufficiente. Qualunque cosa sia, attraverso l'introspezione dovremmo cercare di scoprire quali sono le nostre lacune e quindi colmarle. Una volta identificate e completate alcune parti di noi stessi, basterà fissarle come raggi alla nostra ruota. E quando avremo abbastanza raggi, finalmente potremo considerarci interi.
Una ruota nuova di zecca ha davanti a se un lungo futuro di marcia: se la nostra identità è completa, può restare eternamente al servizio delle nostre aspirazioni spirituali.
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