LA VIRTÙ DEL DISCERNIMENTO


Chi conosce gli altri è sapiente,
chi conosce sé stesso è illuminato.
Chi vince gli altri è potente,
chi vince sé stesso è forte.
Chi sa contentarsi è ricco,
chi strenuamente opera attua i suoi intenti.
A lungo dura chi non si diparte dal suo stato,
ha vita perenne quello che muore ma non perisce.

L’ASPIRAZIONE


all’eternità esiste perché noi amiamo noi stessi, a patto che la nostra vita quotidiana sia felice. Ma se è infelice, allora vorresti abbreviare la vita.
 


Sua Santità Tenzin Gyatso,  quattordicesimo Dalai Lama

LA VIRTÙ DEL SANTO


Il Tao in eterno è senza nome,
è grezzo per quanto minimo sia,
nessuno al mondo è capace di fargli da ministro.
Se principi e sovrani fossero capaci di attenervisi,
le diecimila crature da sé si sottometterebbero,
il Cielo in mutuo accordo con la Terra
farebbe discendere soave rugiada
e il popolo, senza alcuno che lo comandi,
da sé troverebbe il giusto assetto.
Quando si cominciò ad intagliare
si ebbero i nomi.
Tutto quello che ha nome viene trattato come proprio,
perciò sappi contenerti.
Chi sa contenersi
può non correre pericolo.
Paragona la presenza del Tao nel mondo
ai fiumi e ai mari cui accorrono rivi e valli.

LA MENTE PUÒ


vedere se stessa? Sì e no. No, perché la mente non può essere soggetto e oggetto allo stesso tempo. La mente interferisce, che lo voglia o meno, che lo sappia o meno, in tutto ciò che osserva, e a maggior ragione quando prende in esame se stessa. Sebbene la mente non possa vedere se stessa completamente, essa è lo strumento principale per purificare se stessa. La mente è creatrice di sé, in ogni istante. Da qui la sua responsabilità, che è essenziale.

Sua Santità Tenzin Gyatso,  quattordicesimo Dalai Lama

DESISTERE DALLE OPERAZIONI MILITARI


Ecco che son le belle armi:
strumenti del malvagio
che le creature han sempre detestati.
Per questo non rimane chi pratica il Tao.
Il saggio, che è pacifico, tiene in pregio la sinistra,
chi adopra l'armi tiene in pregio la destra.
Ecco che son l'armi:
strumenti del malvagio
non strumenti del saggio,
il quale li adopra solo se non può farne a meno.
Avendo per supreme pace e quiete,
ei vince ma non se ne compiace,
chi se ne compiace
gioisce nell'uccidere gli uomini.
Ora chi gioisce nell'uccidere gli uomini
non può attuare i suoi intenti nel mondo.
Nelle gesta fauste si tiene in onore la sinistra,
nelle gesta infauste si tiene in onore la destra.
Il luogotenente sta alla sinistra,
il duce supremo sta alla destra:
assume il posto del rito funebre.
Quei che gli uomini ha ucciso in massa
li piange con cordoglio e con tristezza:
la vittoria in guerra gli assegna il posto del rito
funebre.

L’AGGRESSIVITÀ É UNA



componente profonda di noi stessi che dobbiamo combattere. Uomini cresciuti in un ambiente rigorosamente non violento sono divenuti i più orribili aguzzini. Questo dimostra che la più insana aggressività continua a vivere nei nostri abissi, a dispetto della nostra vera natura che è tranquilla.
Noi tutti sappiamo che la mente umana è agitata, soggetta a fremiti spaventosi, ma questa agitazione non è la forza dominante. È possibile e necessario sottometterla.


Sua Santità Tenzin Gyatso,  quattordicesimo Dalai Lama

LIMITARE LE OPERAZIONI MILITARI


Quei che col Tao assiste il sovrano
non fa violenza al mondo con le armi,
nelle sue imprese preferisce controbattere.
Là dove stanziano le milizie
nascono sterpi e rovi,
al seguito dei grandi eserciti
vengono certo annate di miseria.
Chi ben li adopra
soccorre e basta,
non osa con essi acquistar potenza.
Soccorre e non si esalta,
soccorre e non si gloria,
soccorre e non s'insuperbisce,
soccorre quando non può farne a meno,
soccorre ma non fa violenza.
Quel che s'invigorisce allor decade:
vuol dire che non è conforme al Tao.
Ciò che non è conforme al Tao presto finisce.